Lo Stoner penso di averlo detto più
e più volte è un po’ il genere che prediligo al momento, nonostante una forte sbandata
sulla Retrowave che non riesco proprio a debellare. Mi piacerebbe mettermi a disquisire
sul perché di questa affinità musicale, ma non credo che interessi a nessuno di voi, e soprattutto non
interessa alla stessa band che mi ha gentilmente fornito il loro secondo EP,
avente il titolo di “A Trip To Mustafa”.
Ovviamente, credo che abbiate capito da soli che questi Grave, non siano i Grave
di Ola Lindgren, ma un giovane terzetto strumentale italiano, il cui nome è da pronunciarsi
in italiano. Infatti, i nostri baldi friulani capitanati dalla chitarra rocciosa
di Marco Murello, si rifanno direttamente a sonorità tipicamente desertiche,
figlie di act supremi come i sempiterni Kyuss, Karma To Burn o i redivivi
Sleep, e con la presenza dei Black Sabbath a benedire il tutto. Continua a leggere
GRAVE “A Trip To Mustafar”
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